La cerimonia di apertura di un grande evento è sempre un momento particolare, quasi si cerchi di dare il senso di quello che questo grande evento andrà ad essere.
Ancora di più una cerimonia di apertura di un Eurojamboree è un evento in cui si respira quell’aria di fraternità che andrà a pervadere tutto l’evento.
Prima dell’inizio della cerimonia abbiamo fatto un giro tra i ragazzi presenti, provenienti da varie nazionalità. Sia i ragazzi che i loro capi, quando gli abbiamo chiesto come stava andando, hanno risposto sempre: bene!!!
Tutti gli intervistati ci hanno riferito le loro sensazioni, nonché la felicità di essere lì, l’enormità dell’evento e la grandissima occasione che hanno di essere presenti.
Nella vita di un esploratore o di una guida la partecipazione ad un Eurojamboree non è un evento che capita spesso, anzi, a volte un ragazzo o una ragazza non partecipino mai ad un Eurojam nell’arco della loro vita scout.
All’apertura di questo Eurojam giunge forte anche il messaggio di Papa Francesco, che dice agli Scout:
Per conoscere Gesù è necessario mettersi in cammino, e strada facendo si scopre che Dio si fa incontrare in diversi modi: attraverso la bellezza della sua creazione, quando con amore interviene nella nostra storia, nelle relazioni fraterne e di servizio che abbiamo con il prossimo.
Ma soprattutto la forte richiesta che giunge dal Santo Padre agli Scout d’Europa è di pregare per una Europa unita e in pace, perché dice:
Siete voi i veri attori di questo mondo e non soltanto gli spettatori!
La sfilata delle bandiere e lo sventolio di tanti guidoni ed orifiamme sono un segno importante della grandezza del movimento scout europeo e del senso di comunanza che lo unisce.
A questo punto non resta che affrontare la grande sfida di fraternità rappresentata da questo incontro e dalle attività di gemellaggio che gli esploratori e le guide saranno chiamati a vivere, facendo loro il messaggio ricevuto dal Santo Padre.