Mio piccolo, grande Esploratore, sei via da pochi giorni, indaffarato a vivere una delle esperienze più belle della tua vita, e io ho già tantissima voglia di sapere come stai e se le tue paure della vigilia ti fanno ancora compagnia o se sono evaporate al sole della cerimonia di apertura.

Sai, qui siamo tutti indaffarati ad inseguire notizie su di voi, ad elemosinare messaggi dai nostri contatti sparsi per la Normandia, un po’ per tranquillizzarci (d’altronde siamo pur sempre genitori), un po’ per godere dell’atmosfera che state vivendo voi.

Ci teniamo anche aggiornati sul meteo per sapere se siete all’asciutto, perché è vero che non esiste buono o cattivo tempo ma solo buono o cattivo equipaggiamento, ma immaginarvi ad accendere il fuoco con la pioggia battente non è un pensiero che ci fa stare sereni. Anche se, a dirla tutta, il pranzo che ricordo con più piacere, risale al mio ultimo campo, a Ovindoli, quando siamo riuscite a mangiare solo alle quattro del pomeriggio, dopo aver combattuto con un fuoco che non ne voleva sapere di restare acceso sotto la pioggia. Il menu prevedeva pollo alla brace, il pollo più buono che io abbia mai mangiato… insieme alle sorelle più care che io abbia avuto. Eh sì, perché non solo è vero che la guida e lo scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà, ma sono proprio le difficoltà, attraversate insieme, a fare della guida e dello scout, persone che sanno sorridere davvero sempre.

Infatti, quando sei partito, l’unica paura che avevo, era che non fossi felice. Ora, dopo qualche giorno, grazie alle testimonianze, alle fotografie, ai video che arrivano numerosi da più parti, sono sicura che questo “pericolo” sia scampato. Anche da qui si respira tutta l’eccitazione e la meraviglia che stai vivendo in questo momento. Ti immagino circondato da camicie kaki e azzurre, da fazzolettoni di ogni colore, dalla musica prodotta da tante lingue diverse, dai fuochi, dalle risate, dai canti e dalle migliaia di fratelli e sorelle che, come te, sono partiti con le stesse ansie e le stesse aspettative.

Ti vedo felice e indaffarato a fare del tuo meglio, protagonista del tuo diventare grande, aiutato dalla presenza di tutti coloro che stanno facendo questo cammino insieme a te.

Già, siete davvero tanti, tutti testimoni del fatto che una vita buona è davvero possibile. Non vedo l’ora di rivederti e di godere della gioia che scoppierà dai tuoi occhi al ritorno ma, nel frattempo… Buona Caccia figlio mio.

Claudia, Mamma di Riccardo.

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Cari Andrea, Chiara e Sofia, quanto vi pensiamo!!!!!

Papa’ ed io, che abbiamo vissuto questa magnifica avventura, non facciamo altro che immaginare come ora la state vivendo voi, a venti anni di distanza.

Siete partiti carichi di aspettative e desiderosi di essere li. Non perdetevi neanche un minuto di tutto quello che vedete e vivete. Per anni ve lo porterete dentro e griderete al mondo che un mondo migliore esiste.

Tu Andrea nel tuo ruolo di CapoSquadriglia accompagna i tuoi squadriglieri in questa avventura. Sarà anche merito tuo se ne usciranno …ad occhi meravigliati.

E voi chiara e Sofia innamoratevi della fratellanza ,in modo che ovunque Dio vi vorrà’ ,il vostro motto potrà’ essere Venite et Videte…Quali grandi cose ha fatto per noi.

Lorenza, mamma di Andrea, Chiara e Sofia.