Un tappeto di camicie celesti e kaki: così si presentavano al mattino i due grandi sottocampi, femminile e maschile, predisposti per il raduno. Ogni unità è stata accolta all’interno di un “bivacco”, articolato in “costellazioni”. Il programma prevede attività specifiche di unità – montaggio, preghiera, cucina, gioco e momenti condivisi con altri riparti italiani, in attesa della cerimonia di apertura, prevista per domani alle ore 14.30, che darà ufficialmente il via alle attività di gemellaggio tra le squadriglie di paesi diversi.

“C’è un gran parlare oggi dell’emergenza educativa, anche in relazione a nuove sfide: dalla teoria del gender, a nuove famiglie, integrazione tra culture e religioni” sottolinea Nicoletta Orzes, presidente UIGSE-FSE. “La vera sfida per tutti è quella di avere una prospettiva educativa per un ragazzo e una ragazza che, con caratteristiche specifiche, devono trovare la strada della loro crescita, sempre in equilibrio tra identità e relazione. E questo perchè le soggettività dell’uomo e della donna si costituiscono sempre a partire da un’identità relazionale specifica all’uno e all’altro. E’ proprio questa che permette, nella sfida dell’ intereducazione, di coltivare l’identità guardando costantemente alla relazione. In questo il Capo è testimone in tutto, anche nel suo essere uomo o donna. La scelta dell’ intereducazione è uno degli aspetti qualificanti della nostra Federazione, che ha ritenuto importante salvaguardare la specificità dell’educazione al maschile e femminile, in collaborazione costante con le famiglie”.